Omicidio Giulia Cecchettin, il padre Gino risponde ai giovani che esaltano Filippo Turetta: ecco l’appello.
Gino Cecchettin torna a parlare pubblicamente, come riportato da Leggo, questa volta per rispondere con fermezza a chi sui social esalta Filippo Turetta come un “modello da seguire“. Queste parole sono state pronunciate davanti a centinaia di studenti. Solo qualche giorno fa, Elena Cecchettin ricordava la sorella Giulia in occasione del suo compleanno.

Le accuse contro chi “idolatra” Filippo Turetta
Durante un incontro con gli studenti dell’istituto Modugno di Conversano, del liceo Carlo Porta di Monza e del liceo artistico Boccioni di Milano, Gino Cecchettin ha espresso il desiderio di confrontarsi con quei giovani che – in diverse occasioni – hanno scritto frasi a favore di Filippo Turetta. Ha fatto riferimento a un ragazzo arrestato a Busto Arsizio che aveva scritto “capisco Turetta” e a un 19enne fermato a Venezia che sui social definiva Turetta “un modello da seguire“.
“Vorrei veramente un confronto“, ha detto il padre di Giulia Cecchettin. “Secondo me è proprio a loro che dovremmo parlare perché chi esalta la violenza forse ha più bisogno da altri di capire che c’è un modo nuovo di parlare“.
Nel suo intervento, ha voluto far riflettere i presenti sull’assurdità dell’ammirazione verso chi ha commesso un crimine così grave. “Mi fanno molta pena. Che modello può essere una persona che deve passare la vita in carcere?“, ha chiesto con tono diretto.
L’appello di Gino Cecchettin
Ha aggiunto che vorrebbe far sperimentare a quei giovani una settimana nella vita attuale di Filippo Turetta, fatta – secondo Gino Cecchettin – di frustrazione e isolamento: “Vorrei far provare a quel ragazzo che ha scritto questo una settimana della vita di Turetta oggi, una settimana della frustrazione che Filippo probabilmente ha vissuto quando non è riuscito a gestire quell’emozione. Forse dopo cambierebbe idea“.
Infine, ha ribadito come non ci sia nulla di razionale nell’imitare chi ha distrutto una vita: “Io se fossi un giovane di adesso non vorrei minimamente essere paragonato o puntare al Turetta che ha fatto quelle azioni come mito o esempio. Ma questo lo risolviamo solo con la cultura. Veramente c’è tanto da fare se arriviamo a questo“,